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PROGETTO DIDATTICA
DIGITALE INTEGRATA
2021 05 23 (Modello di attuazione dei PCTO) di Ettore Piazza
Senza un rapporto con il territorio non si possono realizzare correttamente queste esperienze.
Ove non si realizzino dobbiamo attenderci un’incoerenza tra domanda e offerta di lavoro, se esistono attività economiche o di servizio, presenti o in progetto, oppure, in carenza di queste, emigrazione di parte dei più preparati in in senso generale e disoccupazione o sottoccupazione degli altri, in ogni caso impoverimento e decadenza dei territori.
Siamo quindi di fronte ad un problema politico, di prospettiva sul futuro dei territori, non più isolati come un tempo, ma affacciati sul mondo con le tecnologie. I giovani hanno diritto ad avere offerto un progetto per il loro futuro, che non può essere lasciato solo alle scuole e ancor meno ad ogni studente che deve acquisire competenze trasversali e orientamento non acquisibili a scuola o per molti in famiglia.
Siamo nel campo della responsabilità sociale tanto che non si può anteporre il tema dei finanziamenti, che verranno di conseguenza al farsi carico della problematica che non riguarda solo la scuola.
La formazione iniziale non può essere divisa nei territori da quella permanente, con una pluralità di soggetti, tendenti all’autoconservazione che si trova solo in Italia.
Obbligare la Formazione Professionale, ovvero Regioni, Organizzazioni Datoriali e Sindacali mettendoci pure i Ministeri del Lavoro, Turismo, Beni Culturali e quello di Grazia e Giustizia per le carceri, ad interconnettersi con l’Istruzione secondaria e terziaria per formulare un piano d’area, nel quale inserire i PCTO, sarebbe una riforma strutturale, già presente non solo in Svezia, a carico dei Comuni, che hanno almeno 100000 abitanti, ma anche in Italia, in forma volontaria laddove si è capito che il 2050 è oggi se lo si vuole immaginare, contribuendo a realizzarlo nei termini desiderati.
2021 06 09 (La scuola è sola nel progettare i PCTO) di Ettore Piazza
Non trovando punti di riferimento sul territorio esaminiamo alcune possibilità di progettazione e realizzazione per una classe di 25 studenti. Nell’ora di presentazione del progetto a cura del tutor si propone di simulare un Ufficio Studi che analizzi le attività del territorio prescelto tramite Internet.
Vengono formati nell’ora successiva, sulla base di motivazioni indicate dagli studenti e raccolte dal tutor, 5 gruppi che focalizzeranno la ricerca rispettivamente sull’agricoltura, l’industria, il commercio, i servizi e le attività di formazione nel loro territorio, con gli elementi quantitativi sulle risorse umane, attualmente impiegate o di cui si è alla ricerca, possibilmente con laureati e diplomati suddivisi in figure professionali, e sul peso economico delle attività per quel territorio.
Ogni studente dedica un’ora alla ricerca delle possibili fonti, nell’ora successiva in presenza i 5 membri del gruppo presentano ai 4 compagni quanto trovato con il numero di pagine eventualmente da approfondire, proponendo un tempo necessario per poterlo fare, tenendo conto di un limite di 3 sessioni da 2 ore di lavoro individuale di ricerca e di sintesi per la condivisione con i compagni, a cui viene trasmessa in via telematica, indicando se i tempi previsti siano stati adeguati o no.
Ogni studente legge i materiali degli altri 4 utilizzando 2 ore, per poi stendere nella sessione successiva di 2 ore la sua proposta di sintesi, inviandola con il tempo utilizzato ai compagni e all’insegnante tutor che leggeranno le sintesi in 2 ore ordinandole per grado di approvazione da 1 a 4 gli studenti, da 1 a 5 l’insegnante, che riceve i punteggi e comunica la prescelta.
Ogni studente dedica 2 ore a scegliere musiche immagini, tabelle, parole che aprono pagine per ottenere, in altre 2 ore, un testo multimediale con anche il parlato. Ricevendo i materiali dagli altri ogni studente indica le 3 singole idee che trova migliori per il montaggio, scegliendo delle parti e non valutando il tutto.
Ci si ritrova con il tutor in presenza, valutando se la migliore possa essere perfezionata dalle idee emerse, si controllano i tempi utilizzati, si vara la versione definitiva.
Le singole presentazioni dei 5 gruppi non dovrebbero superare i 12 minuti. Inviate ad ogni studente della classe saranno visionate in 2 ore, indicando al tutor in quale settore lo studente voglia approfondire le figure professionali coinvolte e le competenze necessarie.
In presenza per 2 ore il tutor mostra le scelte fatte, all’interno o all’esterno del proprio gruppo, ne chiede le motivazioni, che vengono confrontate con le precedenti e annotate, illustrando poi la fase successiva, che prevede nuovi gruppi di 2/3 studenti o lavori individuali per chi ha fatto scelte non abbinabili. Nelle successive 10 ore, divise in varie sessioni, si analizzano per via web i profili professionali assegnati, i relativi mansionari, i contratti di lavoro, le competenze necessarie, dove e come si possano acquisire.
Il tutto confluisce in un report di 2 A4 da discutere in un colloquio individuale di 20 minuti con il responsabile dell’orientamento, riverificando le motivazioni per procedere o meno nell’esperienza lungo la traccia percorsa. In caso negativo lo studente potrà visionare i report dei compagni di ambito o cambiare settore, visionandone i report, consapevole di dover comunque adottare una seconda scelta, subito dopo la settimana dei colloqui.
Il suo stesso report potrebbe essere interessante per altri che intendano modificare le proprie scelte. Nello step successivo si passa dalla teoria alla pratica con la verifica del rapporto tra competenze e mansioni sul campo.
Per attuare questa fase, nei mesi precedenti a cura di una pluralità di docenti per un totale di 25 ore, si rende necessaria la stesura di varie convenzioni con aziende ed enti del territorio o di altre zone per accogliere al loro interno gli studenti non accompagnati.