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PROGETTO DIDATTICA

DIGITALE INTEGRATA

2020 06 17 POLIeTICA 056 (Scuola in presenza a raddoppio di classi ed a parità d’insegnanti) di Antonio Campo

La scuola, dai 5 ai 16 anni, dovrebbe portare la densità degli alunni nelle aule a 12/14 per classe con insegnante che faccia lezione frontale?

 

Quindi bisognerebbe raddoppiare gl’insegnanti per questi cicli scolastici?

 

1. La prima considerazione è che il raddoppio del costo per il personale docente sarebbe improponibile a fronte di uno stipendio tra i più bassi d’Europa che sarebbe il caso di aumentare;

 

2. La seconda considerazione è che il metodo d’insegnamento ed il sistema scolastico italiano comporta un abbandono scolastico sopra la media europea;

 

3. La terza considerazione è che l’Italia è ultima in Europa per laureati e quindi anche la fascia dai 17 ai 27 anni è messa molto male come produttività del sistema istruttivo italiano.

 

Come eliminare le classi pollaio, alzare gli stipendi degli insegnanti senza aumentarne il numero e passare ad una didattica che: aumenti i diplomati-laureati, riduca i costi per le famiglie, e azzeri il divario digitale?

 

L’adozione dell’insegnamento a classe ribaltata ed a lezioni multidisciplinari permette di liberare gli insegnanti dalla necessità di esporre le lezioni ed utilizza quel tempo per aiutare gli alunni a fare gli esercizi ed a capire con attenzione personalizzata, permette allo stesso insegnante di lavorare su due classi perché la metà del tempo di una classe è dedicata alla visione delle lezioni sotto la sorveglianza di semplici tutor.

 

Se oltre a liberare gli insegnanti della necessità di spiegare la lezione li liberiamo anche della necessità di fare verifiche, ma solo di preparare gli alunni ad affrontarle, l’azione di didattica personalizzata avrebbe la preminenza (Le verifiche le farebbero personale specializzato).

 

La dotazione nelle classi, nelle biblioteche, in strutture diffuse sul territorio vicine alle residenze degli alunni di cabine didattiche in cui poter visionare le lezioni registrate ed esercitarsi con programmi adatti permetterebbe risparmi per le famiglie e abbattimento del divario digitale.

 

Dato che non voglio entrare nel dettaglio mi limito a dire :

 

1. No a doppi turni ed a classi pollaio;

 

2. No ad aumento di personale insegnante e mortificante stagnazione del loro stipendio e preparazione;

 

3. No a lavagne con gessetti ed invece implementare una diffusione capillare di postazioni informatiche accessibili dagli studenti h24 e vicine alle loro abitazioni;

 

4. No al libri e cartelle da trasportare ma dispositivi didattici informatici personali forniti dalla scuola completi di accesso a rete wireless dedicata alla didattica su tutto il territorio.

 

Se non ora quando?

 

(La data dell’articolo è relativa alla sua prima pubblicazione sui social)

 

Antonio Campo

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