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PROGETTO DEMOSINERGIA
DEMOCRAZIA POTENZIATA ABSTRACT
(02) Voto-Plurimo e differenziato per i rappresentanti, corrispondente alle effettive Deleghe-Rappresentative ricevute:
Mantenere il metodo di una testa un voto e di attribuzione del peso decisionale legato al rinnovo dei rappresentanti genera diversi paradossi o deformazioni della rappresentanza.
Alcune deformazioni sono auspicate anzi con l'illusione di poter assicurare una maggiore governabilità. La storia però ci racconta che questo sacrificio risulta per lo più inutile.
La Demosinergia dimostra come sia possibile e sostenibile come costi ed implementazione passare ad un sistema di selezione che contempli non solo il sistema elettivo e un metodo per il quale sia possibile variare il peso decisionale dei singoli rappresentanti legislativi in funzione di una misurazione oggettiva del consenso.
Cosa più importante permette di trasformare l'astensione in una delega a determinati soggetti e prevede il poterla cambiare entro la durata del mandato se l'astenuto non gradisse il come questi si stiano comportando politicamente.
Permetterebbe di distinguere i consensi personali del rappresentante da quelli che ha ricevuto dal partito di riferimento, in modo tale che se cambiasse gruppo parlamentare si porterebbe con se solo i consensi personali. Per quelli assegnatigli dal partito sarebbero automaticamente ripartiti fra i restanti nel Gruppo parlamentare lasciato. Inoltre gli iscritti al partito potrebbero ogni trimestre poter modificare la ripartizione dei voti che gli elettori hanno assegnato al partito e non come preferenze.
VERSIONE CHATGPT
L’attuale sistema elettorale, basato sul principio "una testa, un voto" e sul rinnovo ciclico dei rappresentanti, ha mostrato diverse limitazioni. Questo metodo, benché considerato pilastro della democrazia, può portare a paradossi e deformazioni della rappresentanza, spesso giustificate dall’illusione di una maggiore governabilità. Tuttavia, la storia ha dimostrato che queste distorsioni non portano necessariamente a una migliore gestione politica.
In molti sistemi politici, sacrificare una rappresentanza più fedele al fine di ottenere stabilità di governo non ha prodotto i risultati sperati. Anzi, ha spesso contribuito a una maggiore disaffezione e disconnessione tra eletti ed elettori.
La demosinergia propone una soluzione innovativa: un sistema che consente non solo l'elezione dei rappresentanti, ma anche la variazione del loro peso decisionale in base a una misurazione oggettiva e costante del consenso che ricevono. Questo modello permette di evitare i paradossi del sistema attuale, garantendo una rappresentanza più dinamica e trasparente.
Un altro elemento rivoluzionario della demosinergia è il modo in cui trasforma l’astensione. In questo sistema, l'astensione non è più un atto passivo, ma diventa una delega temporanea a determinati soggetti politici. Gli elettori che scelgono di astenersi possono modificare la propria delega durante il mandato, se il comportamento dei rappresentanti non corrisponde alle loro aspettative politiche.
Questo modello consente inoltre di distinguere il consenso personale di un rappresentante da quello che riceve dal partito. Se un parlamentare decide di cambiare gruppo parlamentare, porterebbe con sé solo il consenso personale guadagnato direttamente dagli elettori. I voti ricevuti grazie al partito sarebbero invece redistribuiti tra i membri rimanenti del gruppo originario. Ciò garantisce una maggiore trasparenza e impedisce che i partiti perdano consensi per via di defezioni opportunistiche.
Un ulteriore strumento di controllo e adattamento del potere è la possibilità per gli iscritti al partito di rivedere ogni trimestre la distribuzione dei voti ricevuti dai rappresentanti. I voti assegnati al partito (e non alle singole preferenze personali) possono essere riallocati periodicamente in base al comportamento e all’efficacia dei rappresentanti. Questo rende il sistema democratico più fluido e reattivo.