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GENESI DEI PROGETTI

DEL SITO DI ANTONIO CAMPO

Genesi: Turismo di qualità

Puntare su due tipi di turismo: attrarre turismo ricco e di qualità e non turismo di massa mordi e fuggi e strutturare un turismo di prossimità consapevole, educato, e non sporadico ed estemporaneo.


L’Italia ha ottime carte per un mercato turistico in tutto il territorio ma non ha una strategia sistemica che ne permetta di diventare un asset economico e di produzione di opportunità lavorative di qualità e ben remunerate.


Quali sono le risorse esistenti e come renderle disponibili e funzionali, quali tipi di turismo incentivare e quali da disincentivare, cosa deve fare lo stato sia come legislazione sia come interventi amministrativi e cosa invece dev’essere fatto dall’iniziativa privata e come impedirne pratiche scorrette e miopi.


Le risorse esistenti sono enormi e non potendo entrare nel dettaglio le si indica per macroaree:


1.    il patrimonio edilizio storico (afflitto da vincoli che non permettono di renderlo agibile e vivibile ed in buona parte fatiscente e non fruibile);


2.    il patrimonio museale (con enormi quantità di opere in magazzino, con orari di visita ridicoli, non messi a reddito anche con fruibilità di altri servizi e i pochi casi di visitabilità richiedono tempi di attesa prima di entrare ai visitatori, non è valorizzata la preparazione alla visita e nemmeno il favorire la visita come esperienza e narrazione più che mera fruizione percettiva);


3.    patrimonio paesistico (offrire percorsi attrezzati e servizi quali utilizzo di cavalli, gommoni per fiumi, dirigibili, aree attrezzare e servite di confort e servizi);


4.    patrimonio gastronomico (servizi di ristorazione e di visita dei siti produttivi delle specialità italiane con promozioni particolari per soggetti qualificati quali chef e commercianti);


5.    patrimonio artigianale (visite nei luoghi di produzione ed esposizione dei prodotti);


6.    patrimonio culturale (teatro, street art sia decorativa che di performance, rappresentazioni storiche ed ambientazioni riprodotte, sagre);


7.    utilizzo dei monumenti per attività turistiche (esempio l’Arena di Verona e mutuarne l’idea con il Colosseo, chiese con concerti d’organo o coristici);


8.    scuola (potenziamento dell’offerta Erasmus italiana);


9.    fiere (Potenziamento delle strutture idonee a manifestazioni fieristiche e congressuali in località molto attrattive).


Il tipo di turismo da incentivare è quello straniero e ricco che soggiorna per almeno 3 giorni.


A tale turista si devono offrire certezze:


1.    puntualità, confort ed azzeramento dei tempi di attesa (mezzi di trasporto puntuali, confortevoli e accesso ai luoghi da visitare senza tempi d’attesa);


2.    possibilità di scelta dell’offerta e variazione della stessa anche durante l’esperienza turistica e la personalizzazione alle necessità individuali (personale altamente qualificato dedicato e scelta tra più opzioni personalizzabili che organizza l’esperienza turistica compreso animali, necessità individuali fisiche o culturali);


3.    costi certi e trasparenti e servizi corrispondenti in base ad un sistema di valutazione ed indicazione della qualità del servizio offerto valido al livello nazionale (rimborso sicuro di ogni disservizio rispetto a quanto acquistato);


4.    esperienza e non visita (la fruizione deve essere portata a livello di consapevolezza di ciò che si sta sperimentando e di narrazione indimenticabile offerta sia da personale che da materiali preparatori o accompagnatori);


5.    promozione personalizzata (Far sentire il turista che ha fatto un’esperienza come uno di famiglia a cui si fanno gli auguri, si ricordano le promozioni, si fanno omaggi promozionali ma come sistema paese più che come singola realtà visitata);

 

Il secondo tipo di turismo da incentivare è quello locale.


A tale turista si devono offrire servizi:


1.    agevolazioni economiche nella fruizione delle realtà ricettive turistiche che non hanno afflusso ottimale di turismo qualificato in periodi (pubblicizzando le offerte e promovendole tramite scuole e attività commerciali quale servizio aggiuntivo);


2.    le scuole e le aziende promuovono la consapevolezza delle opportunità turistiche locali (ne ricevono in cambio benefit per il proprio personale sia nelle occasioni di turismo locale sia come convenzioni a palestre e spettacoli);


3.    parchi (rendere fruibili e con aree attrezzate a consumazione, sport, spettacoli, aquiloni, giochi storici e contemporanei organizzati, tappeti elastici, altalene, scivoli e strutture per bambini);


4.    centri estivi-invernali per bambini (capaci di attività ludiche e di apprendimento dall’occasionale allo strutturato come l’esperienza dello scautismo).

 

Cosa deve fare lo stato sia come legislazione sia come interventi amministrativi e cosa invece dev’essere fatto dall’iniziativa privata e come impedirne pratiche scorrette e miopi?


La legislazione:


1.    permettere di rendere vivibili (confortevoli) e fruibili anche a fini commerciali i beni artistici e l’edilizia storica (attualmente la mentalità feticista delle belle arti blocca tutto e rende abbandonato molto patrimonio edilizio sottoposto a vincoli);
2.    permettere un utilizzo dinamico degli spazi pubblici senza costi (chi utilizza uno spazio pubblico creando valore attrattivo e di utilizzo senza creare danno allo stesso ed a terzi dev’essere agevolato come investimento sociale);
3.    attestare ai Sindaci la facoltà derogatoria a vincoli quando l’utilizzo non genera cambiamenti irreversibili nei beni pubblici utilizzati e vi sia un’assicurazione si eventuali danni agli stessi (togliere la necessità di avere autorizzazioni tecniche che non hanno nessun interesse o urgenza rispetto alla valorizzazione del bene pubblico o alle esigenze della comunità);
4.    destinare fondi certi ad opere di arredo e attrezzatura urbana o ambientale a finalità turistiche (un’agenzia nazionale di consulenza e gestione può prendere in carico la realizzazione e la conduzione-manutenzione di tali strutture attrezzature quando il comune non ha risorse tecniche sufficienti);
5.    Creare un’agenzia si servizi telematici nazionale per tutte le realtà turistiche con costi uniformi che permetta l’azione di promozione in un unico portale riconoscibile senza richiedere che ogni attività vada per conto proprio o non acceda affatto a tale opportunità (i servizi di promozione e di e-commerce offerti hanno livelli di qualità elevatissimi a costi moderati in quanto è un investimento recuperabile ampiamente dall’aumento del volume fiscale indotto);
6.    Potenziamento dei servizi antifrode e controllo delle attività commerciali in modo da garantire una sana concorrenza ed eliminazioni di pratiche scorrette sia verso i clienti che verso le concorrenze.

 

Questo è solo un assaggio di un discorso molto più complesso che partirà da dati statistici reali e corroborati.


Tutta la tematica del recupero edilizio, della riforestazione, della bonifica dei siti industriali dismessi, il trasformare i dormitori di periferia o dei paesini dormitorio in comunità e luoghi di crescita individuale e comunitaria.


Solo un assaggio.
 

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